Acea: immatricolazioni Fiat ancora deludenti, bene Jeep

Notizie ancora negative dal settore auto che più di ogni altro, data l’elevata correlazione con il ciclo economico, risente della crisi. Soprattutto in Europa i numeri continuano a segnalare la forte crisi economica vissuta dal Paese, particolarmente evidente dalla dinamica dei consumi.

AceaIl verdetto di Acea è stato nuovamente sconcertante mentre mancano azioni per consentire un’inversione del settore.

Tra le diverse case automobilistiche a rimanere a galla vi sono quelle che hanno percepito già diverso tempo fa la stagnazione economica del vecchio continente, per far posto ad investimenti in Paesi ad alto potenziale di crescita e che oggi, di fatto, tirano le vendite.

Tra i Paesi del vecchio continente risultati positivi si scorgono soltanto in Germania e Gran Bretagna con un rialzo comunque limitato, rispettivamente del 3,3 e 2,9%. In Francia le immatricolazioni hanno segnato un ribasso dell’1,9% che sale invece al 18 e al 21,7% in Italia e Spagna.

Tra i gruppi più penalizzati sicuramente Fiat data la massiccia presenza in Europa, anche se negli ultimi anni soprattutto con l’ingresso in Chrysler il proprio business internazionale ha sicuramente preso maggior forza, considerando poi la tradizionale elevata presenza in Brasile e in Sud America in generale.

Le immatricolazioni in Europa di Fiat Group sono state di 293 mila veicoli nel primo quadrimestre del 2012 con una flessione del 17,9%. La quota di mercato si attesta così al 6,5%.

logo FiatSi tratta in realtà del settimo mese negativo consecutivo e il solo mese di aprile flette rispetto al precedente del 6,9%

Non mancano tuttavia le notizie positive con la Jeep che segna numeri in crescita, con una progressione del 31,9% a 2.308 euro immatricolate.  Le immatricolazioni di Alfa Romeo si sono attestate a 8.704 veicoli con una decisa flessione rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, pari al 31,3%.

Fiat sta pagando anche l’incertezza in Brasile, dove negli ultimi mesi si sono registrati dei chiari segnali di flessione. I vertici del Lingotto avrebbero richiesto al governo locale un intervento diretto nella facilitazione nell’accesso al credito, che si è fortemente ridimensionato negli ultimi mesi.

Nonostante le immatricolazioni sottotono l’Amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne ha confermato il raggiungimento dei risultati nell’anno, con un trading profit atteso tra i 3,8 e i 4,5 miliardi di euro.

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