Vertice Monti-Barroso: focus sulla crescita

Gli ultimi dati macroeconomici divulgati hanno evidenziato la situazione di difficoltà, in termini di crescita, in cui versano i principali Paesi europei. Si tratta di un problema generalizzato, considerando che il 2012 rappresenterà un anno di rallentamento anche per i Paesi a più alto potenziale di crescita, dovuto alle manovre di rientro dal deficit varate in particolare dal vecchio continente.

Monti e BarrosoA Bruxelles si è svolto un colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Monti e Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea. Non si è parlato solo di Italia o Spagna, ma in generale del continente, e di quanto bisogna fare per rimettere in moto la crescita tra incentivi e investimenti.

Il tema cruciale è costituito quindi dalla crescita, che negli anni è stata portata avanti in modo sbagliato attraverso un continuo ricorso all’indebitamento anziché creando condizioni di maggior competitività internazionale. Il presidente Barroso al termine del vertice ha spiegato che i due hanno una visione comune sulla necessità di rafforzare la cooperazione all’interno dell’Unione, sviluppando ulteriormente il mercato unico.

Il consolidamento fiscale è secondo i due un passo importante, un potenziale da gestire con molta attenzione.

Una delle principali piaghe, che costituisce freno permanente alla crescita, è costituita dall’elevata disoccupazione ormai destinata ad andare in doppia cifra senza interventi di contrasto.

I due hanno poi concordato un nuovo merger il 15 maggio in occasione del vertice Ecofin già convocato a Bruxelles per discutere sulla situazione europea e su come e dove intervenire per riportare competitività e crescita.

EcofinIntanto venerdì sono stati diffusi negli Stati Uniti i dati relativi alla crescita economica nel primo trimestre dell’anno in corso, che hanno evidenziato un Pil in progressione del 2,2%, in netta delusione rispetto alle stime preliminari che vedevano il dato al 3% e comunque inferiore anche al consensus che attendeva una crescita del 2,5% nel periodo considerato.

Un dato che delude ma che mostra comunque una situazione ben diversa da quella europea, che vive mesi di profonda recessione. Tra le diverse componenti, bene i consumi (che costituiscono il 70% dell’economia americana) e che hanno segnato nel periodo, una crescita del 2,9%, rispetto al 2,1% conseguito nel primo trimestre dello scorso anno.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento