Crisi Ue: Ungheria chiede nuovi aiuti mentre Draghi sollecita la Tobin Tax

Giornata di forti rialzi per le borse europee all’indomani della presentazione dei conti da parte di Apple, che ancora una volta va al di là delle attese degli analisti fornendo benzina alle borse americane.

Wall Street ha chiuso la seduta di ieri in recupero dai minimi intraday, mentre oggi ha aperto il rialzo del 2,20%. In Europa a Milano, l’indice Ftse Mib segna un rialzo del 3,6% con in testa il comparto bancario. Bene anche gli altri mercati, con Parigi e Francoforte in rialzo rispettivamente del 2,2 e dell1,6%.

Mario Draghi BCEIn mattinata il numero uno della Bce Mario Draghi, in un intervento dinanzi alla commissione affari economici dell’Europarlamento, ha sottolineato l’importanza di varare in tempi rapidi la Tobin Tax, con adesione collettiva da parte dei Paesi aderenti all’unione.

Punto caldo, secondo l’ex governatore di Bankitalia, è creare le condizioni per il rientro dei capitali dai Paesi extra Ue, in modo da riportare investimenti nel vecchio continente. Super Mario striglia i governi, che a suo dire hanno rallentato l’azione di austerità finanziaria imbastita a inizio anno, e finalizzata a riportare in equilibrio i rispettivi conti pubblici, entro i paletti fissati negli ultimi vertici internazionali.

Negli ultimi giorni si è parlato della necessità di varare interventi per la crescita, dopo le manovre di rientro dal deficit, che hanno penalizzato fortemente la spesa delle famiglie. Il “patto per la crescita”, dovrà assicurare il rilancio dell’Ue, chiamata ad un anno di dura recessione proprio per via degli interventi di restrizione varati dai rispettivi esecutivi.

Budapest UngheriaDalla Germania sono arrivate stime rassicuranti sulla crescita, che sarà positiva anche nel 2012, con un avanzamento dello 0,6%, che salirà poi l’anno successivo all’1,6%. Meno positive le notizie che arrivano dall’Est Europa, con l’Ungheria che potrebbe presentare una formale richiesta di aiuti all’Unione già la prossima settimana.

I vertici dell’Unione per dare il via libera all’operazione avevano chiesto specifiche garanzie, in particolare sul piano legislativo, relative all’indipendenza della banca centrale. Nell’operazione di finanziamento dovrebbe rientrare anche il Fondo Monetario Internazionale, che aveva manifestato la propria volontà a sostenere Budapest, già nel novembre scorso, quando le parti si sono incontrate per definire la situazione in cui versa il Paese e la necessità di aiuti.

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