Microcredito: strumento positivo, ma quali sono i pericoli?

La favola del microcredito sembra via via stemperarsi. Almeno in India, dove la popolazione continua a risentire il forte indebitamento a causa del credito erogato in situazioni di oggettiva difficoltà.

microcreditoMa cos’è il microcredito? Si tratta di finanziamenti concessi a persone che si trovano in situazioni disagiate, di povertà ed emarginazione sociale. Si tratta comunque di erogazioni di linee di credito di piccole entità, che sono messe a disposizione dei richiedenti per fronteggiare spese non ricorrenti, o aprire un’attività imprenditoriale.

Negli ultimi anni il ricorso al microcredito è salito alla cronaca per l’elevata diffusione nei Paesi in via di sviluppo, grazie al quale famiglie senza possibilità di offrire garanzie riescono a ricorrere al credito.

E’ difficile esprimere un parere obiettivo sull’argomento. Concedere credito a chi non ha possibilità di onorarlo, da un lato contribuisce allo sviluppo e dall’altro crea limitate garanzie per gli investitori, pur favorendo la circolazione dei beni e l’incremento dei consumi.

Tornando al Paese asiatico, il microcredito ha generato una  vera e propria bolla, ed oggi è messo fortemente in discussione. Per molto tempo è stato visto esclusivamente come uno strumento positivo per l’economia, ma nel corso del tempo sono emersi alcuni limiti legati al fatto che si presta a creare aspettative difficili da rispettare.

Nello specifico ottenere un mini finanziamento spesso non contribuisce allo sviluppo, ma genera solo debiti e maggiore incertezza, in quanto non viene investito in attività proficue ma speso immediatamente, o quasi, da parte di chi l’ottiene. La conseguenza immediata è un’alta percentuale di mancata restituzione del finanziamento. 

La bolla del microcredito è oramai vicina allo scoppio, e quello che è successo in India rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di un sistema instabile in molti altri Paesi.  

Microcredito AbruzzoIn Italia il caso del microcredito si è registrato in Abruzzo, in cui finora sono stati erogati quasi 4 milioni di euro. Questa cifra è stata erogata da gennaio 2011 ad oggi, per un totale di 191 finanziamenti, a cui hanno aderito sia famiglie che imprese.

All’iniziativa hanno fornito un forte contributo le banche popolari locali ed il risultato è stato molto soddisfacente secondo gli esperti, con un impatto sociale apprezzabile che ha consentito alla Regione di ripartire. Soprattutto le imprese si sono trovate a fronteggiare situazioni molto difficili che avevano messo a rischio la sopravvivenza degli impianti.

In questo caso difficile fare bilanci, solo il tempo potrà chiarire se si è trattato di un’iniziativa positiva, al di là delle finalità sociali sempre molto apprezzabili.

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