I mutui piu’ convenienti: Unicredit sul variabile al top

Mercato mutui casaIl mercato dei mutui è pronto a ripartire. La ritrovata salute del settore finanziario italiano (per ora apparente e poi tutta da dimostrare) ha riportato le banche a proporsi alla cliente nelle erogazioni di mutuo dopo anni di assenza.

Una spinta fondamentale per far ripartire il mattone, bene più caro a tutti gli italiani che continuano ad esser in vetta in Europa come maggior numero di proprietari.

Complice un Euribor ai minimi storici i tassi sono anche piuttosto convenienti. Rimane il dilemma tra variabile e fisso, e come sempre soltanto gli anni potranno risponderà al fatto se il cliente ha fatto o meno la scelta giusta. Negli anni il variabile ha sempre pagato di più ma è anche vero che mentre finora è sempre partito da livelli molto alti, chi sottoscrive mutuo oggi lo farà a tassi di partenza minimi, per cui è implicito metter in conto un aumento negli anni.

Alcuni istituti di credito, come Unicredit, nelle ultime settimane si è mostrata molto attiva con campagne pubblicitarie studiate ad hoc. L’obiettivo della banca di Piazza Cordusio è quella di raggiungere nell’anno in corso un target di erogazione di 4,5 miliardi di euro, contro gli 1,8 miliardi di euro dello scorso anno che vorrebbe dire oltre che raddoppiare il budget.

Lo spread di Unicredit è del 2,5% ma viene richiesta la condizione che si garantisca almeno il 60% del valore dell’immobile. Ancora meglio la situazione di Credem, dove sempre se non viene superata una richiesta del 50% del valore dell’immobile lo spread è del 2,1% ma si tratta di un’offerta a tempo, che scade entro fine aprile.

Mutui variabili UnicreditAltra banca molto attiva è Mediolanum che però concentra la sua offerta sul Mutuo ristrutturazione, con un’iniziativa denominata Riparti Italia. Si tratta di uno spread del 2,25% che supera di gran lunga quello di tutto il resto del mercato. Ulteriore caratteristica di questo prodotto è  il fatto che qualora dovessero salire i tassi Euribor, lo spread scenderebbe portando quindi il tasso su livelli comunque appetibili.

Un recente rapporto dell’Abi sottolinea la situazione attuale dei tassi. Ad oggi i tassi sui mutui sono diminuiti al 3,44% contro il 3,55% dello scorso anno, giungendo ai minimi dal 2011. Si tratta di un livello interessante che riporta i risparmiatori a guardare all’ipotesi di acquisto di immobile.

Il nodo cruciale rimane la diffidenza di alcune banche dopo le difficili situazioni vissute in passato. La rigidità permane e lo dimostra anche l’età media dei mutui erogati passata da 30 anni a 36 anni, escludendo le categorie di lavoratori atipici, redditi sotto la media, e giovani.

A questo punto ci si aspetta un anno di ripresa per il mercato delle case, anche in considerazione delle buone opportunità presenti dopo alcuni anni di continua discesa di prezzo. Con scaltrezza di occasioni se ne trovano non poche in giro ed aver dalla proprie parte gli istituti di credito è fondamentale per portare  a termine le operazioni.

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