Il piano casa è tra i principali progetti del governo Renzi. Il neo premier, dopo aver precisato che l’esecutivo ha come obiettivo prioritario quello del rilancio del mercato del lavoro, ha sottolineato che anche il piano casa rappresenta un nodo cruciale nel programma di governo.
Di questo provvedimento se ne è parlato spesso nei governi che si sono avvicendati negli ultimi anni, soprattutto durante le campagne elettorali. L’energia e la determinazione del politico toscano lascia tutti di stucco, e riempie di speranza gli italiani.
La crisi del mercato immobiliare rappresenta un vero problema per le famiglie. E’ risaputo che il 70% della ricchezza tricolore versa nel mattone e solo un rilancio dello stesso può riportare serenità e rilanciare anche il prodotto interno lordo.
Il piano casa è già pronto. A lavorarci è stato un team coordinato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che fu incaricato dal presidente del Consiglio uscente Enrico Letta. Il piano prevede un costo di circa 1,5 miliardi di euro, quindi assolutamente alla portata dell’esecutivo.
I tempi di approvazione del programma dovrebbero esser rapidi, tanto che come comunicato dallo stesso premier andrà in Consiglio dei Ministri entro questa settimana. Il ministro Lupi sottolinea come l’intervento prevede interventi radicali sul tema casa che riguardano la nuova cedolare secca sugli affitti, i bonus sulle ristrutturazioni, interventi di sostegni sui mutui per prima casa, ecc..
Sul tema affitto, il piano prevede interventi rivolti ad arginare il problema del nero, che la precedente normativa sulla cedolare secca, per quanto vantaggiosa, non era riuscita a risolvere. Previsti aiuti in sostegno a chi attraversa momenti di difficoltà e non è nella possibilità di onorare il pagamento dell’affitto. A tal proposito l’attuale fondo a sostegno degli affitti salirà a 300 milioni di euro dagli attuali 140 milioni di euro.
Sulla cedolare secca, il nuovo provvedimento dovrebbe prevedere una riduzione dell’imposta al 10%. Si tratta di un intervento a dir proprio radicale, considerando che anche il precedente governo Letta si era occupato di questo tema portando la tassazione dal 19 al 15%.
Novità importante, di sostegno alla ripresa del mercato immobiliare, è quella che porta il nome di Plafond casa. Si tratta di un fondo dotato di 2 miliardi di euro, messi a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti, che fungerà da garanzia per le banche per l’approvazione di mutui per giovani coppie e non riguarderà soltanto l’acquisto di prima casa ma anche la ristrutturazione.
Infine previsto un piano di recupero dell’edilizia sociale, che passerà attraverso l’opportunità di riscattare le abitazioni e, con la destinazione dei relativi proventi, alla costituzione di nuove abitazioni.