Moody’s questa volta non grazia l’Italia, e annuncia di aver declassato il debito di Banca Monte dei Paschi di Siena, portandolo al livello Ba2, al livello spazzatura.
L’agenzia di rating, che solo ieri aveva espresso soddisfazione su quanto stiano realizzato in termini di riforme Spagna e Italia, non declassandole a gran sorpresa, con i mercati che attendevano già da alcune settimane il provvedimento, non fa lo stesso per la banca di piazza Salimbeni che quindi non è più investment grade.
Moody’s esprime preoccupazione per la situazione della banca italiana, che dopo aver ricevuto aiuti pubblici potrebbe aver la necessità di una nuova iniezione di liquidità. Potrebbe ancora una volta esser lo Stato nei prossimi mesi, ad assicurare alla banca la liquidità necessaria a raggiungere i livelli di patrimonializzazione richiesti da Basilea.
Dopo l’annuncio, immediata la reazione dei mercati finanziari, con il titolo Mps che perde in borsa il 6,36% chiudendo la seduta appena sopra i 0,23 euro.
L’Ad Fabrizio Viola ha espresso disappunto sulla decisione, soprattutto perché non tiene conto del piano industriale approvato 3 mesi fa e che secondo il numero uno della banca potrebbe cambiare le cose da qui a breve.
In realtà l’agenzia di rating ha elogiato il lavoro fatto in questi mesi da Viola e dal presidente della banca Alessandro Profumo, ma teme ripercussioni negativa dal peggioramento del quadro macroeconomico in questo e nel prossimo anno, che sarà ancora di recessione, per riprendersi soltanto negli ultimi mesi.
Viola ha sottolineato che la banca ha tratto vantaggi dalla riduzione degli spread, tanto che la riserva a copertura dei Btp detenuti in portafoglio negli ultimi giorni si è ridotta di 400 milioni di euro, e potrebbe liberare ulteriore liquidità qualora si procede in questo trend.
C’è ora curiosità per quella che sarà la reazione dei mercati alla notizia, e quale sarà l’andazzo seguito dalle altre agenzie di rating che potranno appoggiare la nuova governante della banca o voltargli le spalle, declassando anche loro il debito.