Btp Italia 2: primi due giorni di collocamento deludenti

Il collocamento del Btp Italia Bis potrebbe rivelarsi un vero blueff stando alle prime due giornate ufficiali di raccolta. A differenza della prima emissione, quest’ultima avviene in un momento molto complesso, in cui lo spread ha ripreso a tirare al rialzo sulla scia delle incertezze in Spagna e Grecia.

Maria Cannata debito ItalianoLa domanda è arrivata oggi a 590 milioni di euro, dopo i 218,3 milioni di euro di ieri. Il responsabile del debito pubblico italiano Maria Cannata già nei giorni che precedevano l’inizio del collocamento aveva espresso perplessità circa il raggiungimento di livelli simili a quelli visti nella precedente occasione. Ed oggi in un’intervista rilasciata a MF ha sottolineato come il primo giorno sia andato a rilento ma che c’è positività sull’esito complessivo dell’operazione.

L’analogia con la prima edizione rende il Btp Italia bis, nonostante più elevati rendimenti ( 1,1% di rendimento minimo), assai lontano in termini di raccolta, considerando che a marzo nella sola prima seduta si era riusciti a raccogliere 1,56 miliardi di euro. Nel secondo giorno si arrivò a 3,7 miliardi, quindi circa 7 volte superiore alla raccolta attuale.

Le motivazioni, che secondo Cannata giustificherebbero quello che pare un mezzo flop, sono piuttosto singolari come il terremoto in Emilia: la mancanza di un effetto novità, scadenze fiscali ormai impellenti, mancanza di conferenze di presentazione. A queste sicuramente ci aggiungeremmo anche un elemento imprescindibile come l’andamento del precedente Btp sul mercato secondario visto che dopo il collocamento a 100 euro, ora quota 96,5 euro.

Btp Italia collocamentoInfine ormai diverse banche offrono conti deposito su due anni con rendimenti più allettanti dei titoli di Stato di pari durata, e questo distrae molta liquidità solitamente destinata all’acquisto di titoli del tesoro di durata pluriennale.

E’ ancora presto comunque per fare bilanci, considerando che l’emissione scadrà il prossimo 7 giugno. Rimangono quindi altri due giorni di negoziazione e se è vero che sarà quasi impossibile raggiungere i livelli del precedente Btp Italia, si spera che comunque venga salvata la faccia con un’integrale sottoscrizione del plafond.

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