Piazza Affari: indici piatti, crolla Telecom Italia sospesa al ribasso

Borsa Italia Piazza AffariPartenza poco mossa per Piazza Affari che in mattinata lascia sul terreno lo 0,1% a 16.398 punti con andamenti contrastanti dei titoli sottostanti, dopo la chiusura negativa dell’1,22% registrata nella seduta di ieri.

Nell’avvio di contrattazioni il listino milanese ha tentato il rimbalzo per poi arrendersi con il sopraggiungere di notizie negative, come quella che ha riguardato Telecom, dopo la diffusione dei dati preliminari sul 2012.

Prima della chiusura delle contrattazioni ieri inoltre è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia su Paolo Scaroni, indagato per tangenti in Algeria dalla Procura di Milano.

Eni e Saipem che già ieri avevano ritracciato continuano a perdere terreno. In particolare la seconda, dopo il sell off della scorsa settimana in cui in una sola seduta aveva perso circa il 34% dopo aver annunciato un profit warning.

Titolo in borsa Telecom ItaliaTornando a Telecom Italia, i risultati preliminari deludono le attese degli analisti e spingono il titolo ad un ribasso di circa il 5%. Il titolo è sospeso per eccesso di ribasso e nel corso della giornata potrebbe subire ulteriori frenate, a meno di un intervento credibile del management.

Continua a tener banco la vicenda di Banca Monte dei Paschi di Siena, con il titolo che dopo l’improvviso rimbalzo di ieri continua a salire sulla scia delle ultime notizie positive, con la quantificazione del “danno da derivati” a poco più di 700 milioni di euro.

In rialzo anche lo spread, con il differenziale di rendimento tra Btp e Bund che si attesta a 300 punti base, in rialzo sostenuto rispetto ai minimi registrati nel mese di gennaio.

Per quanto riguarda le altre borse, chiusura ancora in calo per Tokyo che lascia sul terreno l’1,80% rimanendo comunque sui massimi dal 2008.

Sotto osservazione l’euro, che dopo aver sensibilmente ritracciato ieri, dopo il discorso di Mario Draghi oggi recupera sulle principali monete estere. Il cambio sul dollaro si attesta a 1,341. L’ex Bankitalia ieri ha sottolineato che una valuta cosi forte potrebbe finir per condizionare negativamente il già fragile tentativo di ripresa dell’economia comunitaria. Nonostante questo tuttavia, non sono state prese decisioni sui tassi che rimarranno fermi allo 0,75%.

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