Avvio di settimana disastroso per gli indici italiani in borsa, con il Ftse Mib di Milano che chiude la seduta con una flessione del 4,5%. Le vendite si sono registrate su tutto il listino, in particolare sui titoli del comparto bancario che nell’ultimo periodo avevano messo a segno uno straordinario recupero, dopo le perdite degli ultimi anni.
In controtendenza su tutti Saipem, il titolo della controllata da Eni protagonista la scorsa settimana di un sell off sui mercati finanziari dopo aver annunciato un profit warning, dimezzando le proprie attese di profitti nell’anno in corso.
Nella giornata di ieri i vertici della società sono stati ascoltati dalla Consob che ha aperto un fascicolo dopo quanto avvenuto su alcune vicende poco chiare, come la vendita del 2,3% delle azioni della società poche ore prima dell’annuncio della revisione dei profitti. Dalla società nessuna dichiarazione dopo l’incontro di oggi, avvenuto a Milano, in cui oltre all’Ad Umberto Vergine, era presenta anche il direttore finanziario Stefano Goberti.
Il titolo dopo aver sfiorato un rialzo di circa 4 punti ha chiuso la seduta in rialzo dello 0,55% a 20,20 euro.
Saipem rimane comunque preda di volatilità e sicuramente verrà condizionato dalle notizie che si susseguiranno in queste ore dopo la notizia annunciata martedì ad apertura mercati. Il ribasso del 34% tuttavia è considerato eccessivo rispetto alla notizia in se facendo pensare che sotto ci sono altre situazioni non conosciute.
La Consob inoltre vuol fare chiarezza sulla vendita del pacchetto di azioni pari al 2,3% del capitale collocato da BofA Merrill Lynch. Nella situazione è stata buttata dentro anche Fidelity che però esclude qualsiasi coinvolgimento nella vicenda dichiarando che ancora ha il titolo in portafoglio.
In mattinata il titolo è stato promosso da SG che ha innalzato il rating a buy con target price a 25 euro.