Partenza prudente per le borse europee dopo le notizie poco rassicuranti degli ultimi giorni provenienti dall’Eurozona, e poi su di slancio con Milano regina d’Europa, che segna un avanzamento di oltre il 2% a 15.398 punti.
Nell’ultima settimana i mercati avevano registrato un ribasso dovuto a nuove tensioni sia da Atene che da Madrid, con quest’ultima che aveva allentato i negoziati per ottenere il piano di ricapitalizzazione per le banche iberiche, con il premier Rajoy impegnato a trattare condizioni migliorativi rispetto a quelle proposte da Bruxelles.
L’atteso verdetto di Moody’s sulla ricapitalizzazione non ha avuto gli effetti sperati, con l’agenzia di rating che ha annunciato di valutare il declassamento ulteriore del rating spagnolo che perderebbe cosi l’investment grade, raggiungendo la categoria junk, che contraddistingue quelli che nel volgare finanziario vengono definiti “i titoli spazzatura”.
L’agenzia a stelle e strisce si è poi pronunciata sulle previsioni pubblicate negli ultimi giorni circa l’entità del piano di aiuti alle banche. Per Moody’s non basteranno i 60 miliardi di euro ma il fabbisogno dovrebbe attestarsi tra i 70 e i 100 miliardi di euro.
Tornando alla decisione di Moody’s sicuramente avrà avuto un impatto decisivo le ultime dichiarazioni del premier iberico sui conti del Paese, con una previsione del rapporto deficit/pil al 7,4%, in peggioramento rispetto alla precedente stima del 6,3%.
In Italia sul fronte del deficit la situazione è nettamente migliore, tanto che dall’esecutivo continuano a ritenere probabile il pareggio di bilancio da qui al prossimo anno. Diversa è la situazione del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che nel mese di agosto è salito al 10,7%. Si tratta del dato massimo dal 2004, che evidenzia la situazione di profondo disagio vissuto dal Paese, e secondo le stime il peggio potrebbe non esser ancora alle spalle sul fronte lavoro.
Sempre traumatico il dato dei giovani, quelli in fascia d’età 15-24, il cui tasso di disoccupazione è salito al 34,5% portando il numero dei disoccupati in questo range d’età 593.000 unità.
E’ molto elevato anche il tasso di inattività, in parte dovuto anche allo scoraggiamento suscitato dalla recessione che ha colpito il Paese, con un tasso salito al 36,3%, in crescita dello 0,2% rispetto al mese di luglio.
Lo spread tra Btp e Bund è rimasto sostanzialmente invariato a 368 punti, in crescita di 1 punto base rispetto alla chiusura di venerdi.