Giornata distesa per i mercati finanziari quella di ieri con performance positive dopo i mega rialzi di mercoledì. Rialzi universali che partono dall’Asia e si estendono ad Europa e Stati Uniti e trovano sostegno nelle parole espresse ieri da Mario Draghi sulla crisi europea e sulla volontà di sostenere il vecchio continente.
Chiaro il riferimento agli spread, che già nel novembre scorso avevano rischiato di compromettere l’euro. In giornata, complice l’andamento dei mercati finanziari, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund tedeschi si è portato sui 430 punti base.
Come per la Bce, anche la Fed oggi ha mantenuto inalterati i tassi di interesse. Il presidente Bernanke, ha assicurato massimo sostegno ai mercati finanziari qualora la situazione dovesse degenerare garantendo, come ha fatto Draghi, pieno sostegno all’economia se dovesse rallentare.
Discorso quindi speculare, che lascia intravedere una certa preoccupazione per quanto sta accadendo in Europa anche in vista delle elezioni che si terranno in Grecia il prossimo 17 giugno.
Ieri indiscrezioni di stampa hanno riferito di alcuni contatti avuti dal presidente Barack Obama con leader europei come Cameron, Merkel e Mario Draghi nei quali si sarebbe raccomandato di agire per arginare le tensioni che stanno compromettendo la crescita anche dell’economia statunitense.
Ma non è solo la Grecia a preoccupare. Dopo lo scandalo Bankia, che ha annunciato una colossale perdita di 3 miliardi e formalizzato una richiesta di aiuti da 23,5 miliardi di euro, sono le banche spagnole a finire al centro del mirino della speculazione. Inoltre lo spread sta salendo vertiginosamente, rendendo di fatto difficile rifinanziare il debito sui mercati finanziari.
Tornando all’Italia, oggi è terminato il collocamento dei Btp Italia, i bond governativi pluriennali indicizzati all’inflazione italiana. L’asta non ha dato gli esiti sperati, con una partecipazione inferiore a quanto preventivato alla vigilia (nonostante attese non troppo ottimistiche). La raccolta è stata di 1,738 miliardi di euro, con una ripresa nell’ultimo giorno di collocamento.
Domani dovrebbe esser comunicato il tasso reale di rendimento da parte del Tesoro, che non dovrebbe comunque discostarsi molto dal 3,55% netto minimo annunciato prima del collocamento.
La discesa dello spread a 433 basis point, ha portato il rendimento del Btp decennale al 5,70%.