Fiat, Chrysler salva il Lingotto ma S&P taglia il rating

Standard & Poor'sGiornata di timidi rialzi per le borse europee dopo i ribassi generalizzati registrati nella giornata di ieri. A Milano, l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,26% dopo un avvio in ribasso sulla scia del downgrade registrato ieri dal debito spagnolo, il cui rating è stato ridotto a BBB dal precedente A da parte di Standard and Poor’s.

Tra i titoli, in rialzo di circa l’1% quelli legati al Lingotto ad eccezione di Exor il cui rialzo sfiora il 3%, nonostante la decisione dell’agenzia di rating S&P di limare a BB- il rating sul debito di Fiat, dal precedente BB.

La società di rating ha un outlook stabile su Fiat, ma sottolinea come il gruppo risenta della crisi economica europea, che potrebbe manifestare anche prossimamente un sottoutilizzo degli impianti rispetto alla propria capacità produttiva.

La domanda soprattutto in Italia è debole e probabilmente lo sarà anche nei prossimi mesi, ma conforta l’elevata liquidità a disposizione del gruppo e il contributo sempre più positivo offerto da Chrysler che proprio due giorni fa ha presentato i dati relativi al primo trimestre, evidenziando utili quadruplicati con un fatturato in crescita del 25%.

L’apporto della casa automobilistica di Detroit è stato fondamentale sui conti del Lingotto, che altrimenti avrebbe registrato nel primo trimestre una perdita di 273 milioni di euro. Lo stesso Ad Sergio Marchionne ha sottolineato il gran lavoro fatto con Chrysler dicendosi complessivamente soddisfatto di quanto conseguito nel trimestre, soprattutto alla luce della dura crisi vissuta in Europa sia a livello economico generale che in particolare per il settore automotive.

Sergio Marchionne Ad FiatTra le aree in cui opera Fiat il vecchio continente continua ad essere la pecora nera, con una perdita di 170 milioni di euro, mentre la parte del leone la fa il Nord America con utile di 681 milioni, il Sud America e l’Asia dove l’utile è stato rispettivamente di 235 e 85 milioni di euro.

Ieri giornata di forti vendite su Fiat, che dopo esser stata sospesa per eccesso di ribasso ha chiuso in flessione di oltre il 5%. Vendite massicce sul titolo dopo la presentazione dei conti.

Intanto la società, nonostante la crisi generale, si è detta convinta di poter conseguire gli obiettivi prefissati, pari a 77 miliardi di euro di ricavi e un utile netto da 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Per quanto concerne la situazione finanziaria, il debito netto industriale è atteso tra 5,5 e 6 miliardi di euro.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento