Dopo aver perso circa il 40% in borsa il titolo Apple negli ultimi giorni sembra poter tornare a splendere dopo una trimestrale meno cattiva del previsto ed un ritrovato ottimismo per il lancio di nuovi possibili prodotti entro l’anno.
La società ha abbondante liquidità, ed il mercato da mesi chiedeva azioni per sostenere l’andamento del titolo in borsa, da cui la decisione di varare il piano di buy back e l’innalzamento del dividendo.
Nonostante l’importante cassa a disposizione, il management ha deciso di lanciare sul mercato un’emissione obbligazionaria da 15 miliardi di dollari. E’ la prima volta che accade dalla fondazione della società.
Negli ultimi giorni, secondo autorevoli riviste americane, anche il posto di Tim Cook sarebbe stato messo a rischio alla luce dell’andamento del titolo inducendo il manager, prima vice del fondatore Steve Jobs, inducendolo a mettere in campo una serie di azioni che almeno per ora paiono dargli ragione.
Da quello che si apprende, l’operazione curata da Deutsche Bank e Goldman Sachs, consentirà di attrarre capitai per 15-18 miliardi, su una domanda che dalle prime anticipazioni sarebbe già sui 40-50 miliardi di dollari. Cook ha rimesso sul piatto ben 100 degli attuali 145 miliardi di dollari presenti nel fortino della mela.
Forte quindi l’interesse degli investitori, nonostante le agenzie di rating non se la sono sentita di assegnare la tripla A. Le emissioni saranno due, una a tasso fisso e l’altra variabile, con scadenze differenti.
Un’altra notizia positiva potrebbe far bene al titolo. Quella divulgata dalla Tv Bloomberg che ha annunciato che il magnate russo Alisher Usmanov ha investito sul Apple per 100 milioni di euro, rastrellando azioni sul mercato.
Usmanov con ogni probabilità sarebbe stato attratto dal prezzo del titolo dopo il crollo di circa il 40% che ha portato le quotazioni dai 700 ai 400 dollari per azioni. Il magnate è classificato dalla rivista Forbes al 35esimo posto tra i più ricchi al mondo, con un patrimonio di 15 miliardi di dollari. Usmanov ha già rilasciato una dichiarazione in cui afferma di credere nel futuro della compagnia, anche dopo la morte di Jobs.