Il fondo monetario internazionale è tornato ad esprimere il proprio parere sulla finanza italiana, dopo le tensioni che si sono registrate negli ultimi giorni sui mercati finanziari in seguito al discusso salvataggio di Cipro.
L’istituto internazionale guidato da Christine Lagarde ha definito il sistema bancario italiano in grado di resistere ad un ipotetico shock di mercato. In particolare, gli istituti di credito sono stati sottoposti a stress test, per verificarne la tenuta sia ad uno shock finanziario che ad una perdurata fase di stagnazione dell’economia con una crescita lenta, come avvenuto negli ultimi anni.
Le banche sono in grado di superare questi scenari grazie ad una sostanziale buona patrimonializzazione e alla liquidità assicurata dalla banca centrale europea. Nonostante questo, sarebbero opportune azione dirette a rimpinguare le casse delle banche, in modo da innalzarne le difese immunitarie.
Il Fmi cita l’azione di Banca d’Italia che ha chiesto alle banche di incrementare gli accantonamenti su crediti, migliorare l’efficienza e la redditività e rafforzare la situazione del capitale nei casi specifici dove si ritiene opportuno un tale intervento. Peraltro, l’attenta vigilanza di Bankitalia, secondo il Fmi,costituisce un pilastro di stabilità del sistema finanziario.
Da Washington quindi elogio alle banche italiane che in questi anni hanno mostrato di saper resistere alle numerose crisi che si sono susseguite in Europa in questi anni. Ma la crisi ha impattato sul sistema finanziaria comprimendo la redditività e producendo un deterioramento della qualità dei crediti.
L’annuncio del Fmi ha provocato una reazione positiva dell’indice milanese, che poi ha ripreso a scendere sulla scia dell’incertezza del momento.
Piazza Affari ha chiuso cosi la seduta odierna con una flessione dello 0,95%. La settimana è iniziata con i peggiori auspici, considerando la chiusura in netto ribasso di ieri. Pier Luigi Bersani proverà a formare un nuovo governo, ma difficilmente riuscirà ad avere al Senato una maggioranza precostituita come richiesto dalla legge.
Nonostante la discesa del mercato, lo spread è rimasto sostanzialmente sotto controllo portandosi a 326 punti base. Proprio qualche settimana fa Bankitalia aveva invitato con un comunicato generico le singole banche ad operare con maggiore attenzione, migliorando la politica di accantonamento. Inoltre in riferimento a quelle che navigavano in cattive acque finanziarie ha chiesto che non vengano erogati bonus eccessivi ne distribuiti dividendi.