Banche italiane necessitano di 21 miliardi

Rapporto MediobancaMediobanca in uno studio divulgato nella giornata di ieri ha messo a nudo le difficoltà del comparto bancario italiano, che necessita di 21 miliardi di euro per rimettere a posto i conti e tornare in equilibrio rispetto ai parametri europei.

Una cifra considerevole che potrebbe indurre istituti di credito a rafforzare il proprio patrimonio ricorrendo ad iniezioni di liquidità.

Il problema è come sempre costituito dagli incagli e sofferenze su crediti che tormentano lo stato di salute delle banche, costituendo la principale motivazione dell’attuale credit crunch in Italia, che secondo studi pubblicati negli ultimi giorni è ancor peggiore di quello spagnolo, travolto dalla bolla immobiliare.

Il report di Mediobanca parla di una copertura media dei crediti di bassa qualità pari al 39%, in calo del 14% rispetto alla media europea che si attesta al 53%.

Con i 21 miliardi stimati da Mediobanca la copertura salirebbe di circa 10 punti percentuali consentendo alle banche di poter pulire i propri bilanci tirando via le svalutazioni nell’ultimo trimestre del 2012.

C’è poi la grana di Basilea 3, che potrebbe richiedere iniezioni di capitale a talune banche considerando un suo presupposto fondamentale, ossia che le perdite attese dai crediti debbano esser specificatamente coperte con gli accantonamenti.

Riprendendo quanto realizzato in Spagna, Mediobanca propone come possibile soluzioni quella della creazione di una Bad Bank, che raccolga e gestisca i debiti di bassa qualità per poi collocarli sul mercato a possibili investitori.

La banca verrebbe finanziata come in Spagna dall’Esm. Ma le difficoltà di tale ipotesi sottolineano gli analisti della banca è che il Paese si trova in difficoltà politiche con l’incapacità di formare un governo. Questo produrrebbe oggettive difficoltà ai politici italiani di presentarsi con forza in Europa, negoziando a suo favore le caratteristiche della Bad Bank.

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