Come avvenuto per l’IMU anche l’aumento dell’IVA viene rinviato. Il governissimo guidato da Enrico Letta ha annunciato oggi l’approvazione del decreto che rinvia di sei mesi l’approvazione dell’aumento dell’imposta sul valore aggiunto che partirà dal 1 ottobre.
Letta si è detto soddisfatto del risultato che rappresenta “una scelta che dimostra la volontà del governo di affrontare il programma, aiutare l’economia e di farlo con la dovuta prudenza”. I margini di movimento del governo sono sicuramente molto limitati, considerando che il Paese è appena stato tirato fuori da una procedura di urgenza per debito eccessivo.
Con la Commissione Europea sono stati stabiliti dei saldi che vanno rispettati e oltre i quali non è possibile andare. Il rinvio costerà ben 1 miliardo di euro, che ora il governo dovrà recuperare in altro modo. Da apprezzare quindi la determinazione nel posticipare l’aumento dell’Iva che sarebbe partito dal primo di luglio. Le imposte sui consumi molto spesso di dimostrano deleterie, in quanto finiscono per provocare un forte aumento dei prezzi al consumo, ben al di là dell’aumento stesso.
Per i giovani intervento molto coraggioso con la previsione di un bonus di 650 euro al mese per le imprese che assumeranno giovani. Uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro per l’occupazione, che consente di sfruttare anche bonus europei.
Le previsioni del governo sono di un’operazione che può arrivare a coinvolgere fino a 200 mila lavoratori di giovane età. L’intervento è infatti destinato a lavoratori fino ai 29 anni. Altre condizioni sono che i giovani non siano impiegati da almeno sei mesi con impiego retribuito regolarmente e privi di un diploma di scuola media superiore o professionale e vivano soli con almeno una persona a carico.
“Un provvedimento importante, da 1 miliardo e mezzo di euro che mi consentirà di andare in Europa a fare la battaglia contro la disoccupazione giovanile”. Mossa coraggiosa, con il premier che annuncia l’intenzione di assumere giovani e tenerli a tempo indeterminato nelle proprie aziende.
L’iniziativa avrà una maggiore enfasi nel Sud Italia, dove è presente un tasso di disoccupazione maggiore.
Inoltre sono previsti anche interventi per gli over 50 che abbiamo perso lavoro da oltre 12 mesi. Inoltre per i prossimi tre anni è stato istituito un fondo dotato di 2 miliardi di euro per ciascun anno, destinato a consentire alla P.A. di retribuire i partecipanti a tirocini formativi presso la struttura dello Stato.
Soddisfazione da parte dell’esecutivo ma anche dalle parti sociali.