Vertice Eurogruppo: arriva l’ok su interventi Spagna e Grecia

Vertice UE crisi euroVertice Eurogruppo proficuo più di quanto immaginato alla vigilia dagli analisti con una soluzione trovata sia per la Grecia che la Spagna.

Partiamo dalla Grecia. A Bruxelles i leader mondiali hanno deciso di intervenire drasticamente sul Paese, con il tentativo di risolvere definitivamente la crisi senza dover rinviare ogni volta in avanti il problema, con spreco di tempo e denaro.

L’intesa raggiunta prevede il taglio del debito al 124% entro il 2020, attraverso un pacchetto di numerose misure non convenzionali quantificate nel 20% del Pil del Paese.

Per quanto concerne il Paese iberico, il  ministro dell’economia Luis de Guindos, ha sottolineato che l’Ue verserà 37 miliardi di euro di aiuti per le banche locali, anziché i quasi 100 stimati non più di due mesi fa.

Le principali destinatarie dell’intervento di ricapitalizzazione, oltre a Bankia, già nota per aver ricevuto aiuti da qualche trimestre dopo aver annunciato perdite record, anche altre tre banche: Novagalicia, CatalunyaCaixa e Banca di Valencia

Le quattro banche sono state nazionalizzate dal governo spagnolo ma hanno ora bisogno di nuovo sostegno per rimanere in piedi.

El Pais nei giorni scorsi aveva già anticipato la notizia annunciata oggi dal ministro spagnolo, quantificando tra 40 e 42,5 miliardi di euro le richieste di aiuti da parte delle banche. In Spagna per assicurare la ripresa del settore finanziario qualche mese fa è stata istituita la Bad Bank, una banca che si occuperà di gestire asset spazzatura in seno alle banche, che saranno destinatarie di un controvalore in liquidità.

Proprio alla Bad Bank andranno tra i 2 e i 3 miliardi di euro per consentirle di dare il via libera alla propria operatività.

Anche altre banche potrebbero esser interessate nei prossimi mesi da interventi di iniezione di liquidità da sommarsi agli aumenti di capitale già varati da numerose banche.

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