Immobiliare Italia: mutui erogati solo il 7% delle richieste

Mercato immobiliare ItaliaGli ultimi dati divulgati sul mercato immobiliare italiano dimostrano chiaramente che la crisi non ha trovato argini, ed il valore delle case continua a deprezzarsi senza sosta. Un’inversione di tendenza notevole, che spiazza gli italiani, da sempre abituati a vedere nel tempo un apprezzamento del mattone.

L’offerta è elevata, acuita dall’Imu e dall’aumento delle imposte. La capacità di risparmio delle famiglie è all’osso, e la possibilità di monetizzare i propri cespiti rappresenta spesso l’unica ancora di salvataggio. Ma di fronte a se c’è una domanda debole, con una forbice elevata tra valore richiesto e quello offerto. Sono in molti, tra cui autorevoli analisti, che scommettono che le cose andranno sempre peggio negli anni.

A frenare ogni entusiasmo poi il mercato del credito, con le banche sempre più restie ad erogare credito. Una situazione assolutamente in controtendenza, considerando che solo fino a pochi anni fa le banche facevano di tutto per accaparrarsi mutui, su cui si tutelavano con il sistema delle ipoteche.

Un’indagine condotta da Mutui.it e Facile.it rivela che nei primi cinque mesi del 2013, su circa 5.000 casi presi sotto esame è risultato che soltanto il 7% delle richieste di mutuo per l’acquisto di casa è stato soddisfatto. In realtà il dato deve anche far sorridere, considerando che solo un anno fa, il rapporto tra richieste presentate e quelle soddisfatte era del 5%.

Un dato non isolato. Seppur ci sono macroscopiche differenza tra le diverse aree geografiche, non ci sono regioni in cui il rapporto supera il 9%. La Regione più virtuosa è risultata il Piemonte, con una percentuale dell’8,7. Seguono Lazio e Umbria con il 7,5%. In fondo alla classifica ci sono molte regioni del Sud, con la Calabria al 3,8% fanalino di coda e la Campania al 5%. Peggio di quest’ultima Basilicata, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna.

Sul mercato dei mutui è cambiato un po’ tutto. Ad esempio è raro vedere mutui finanziati al 100% del valore dell’immobile, più probabile che la percentuale sia tra il 50% e l’80%. Questo vuol dire precludere la possibilità di avere una prima casa a coloro che non hanno da parte un certo gruzzolo di risparmi.

Altro dato non poco importante è l’età media dei richiedenti, che sia al Nord che al Sud è in costante aumento.

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