Trading on line, l’analisi tecnica: supporti, resistenze, trend

Il “Fai da te” negli investimenti è molto diffuso in Italia. Il tema è divenuto di grande attualità durante la bolla della New Economy, con i listini finanziari che salendo all’impazzata avevano generato la convinzione unanime della possibilità di ottenere guadagni facili con gli investimenti.

Una gran mole di piccoli azionisti si sono cosi istruiti per operare autonomamente sui mercati finanziari. In finanza, si distinguono due tecniche di investimento, basate su approcci diametralmente opposto: l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale.

La prima verrà trattata come argomento a se. L’analisi tecnica studia l’andamento grafico dei prezzi passati con l’obiettivo di prevedere l’andamento futuro. L’analisi tecnica è oggi largamente diffusa non solo per analizzare il mercato azionario, ma anche per quello obbligazionario e delle materie prime.

investimenti trader 

L’analisi tecnica si basa su tre presupposti:

  1. il mercato sconta tutto: in altre parola il prezzo di borsa incorpora in se tutti i fattori (trimestrali, andamento dell’azienda, fattori psicologici, notizie) che hanno generato l’andamento grafico);
  2. la storia si ripete: ci sono dei punti critici, in corrispondenza di resistenza, supporti doppio, triplo, massimo o minimo, che tendono a ripetersi nel tempo;
  3. trend di mercato: una volta definito, è più probabile che un trend abbia un andamento continuativo che un’inversione di tendenza.

Nell’analisi tecnica i concetti più importanti, oltre quello di trend sono la definizione di:

Supporti e resistenze 

I primi identificano punti sui quali i prezzi dopo una discesa trovano un argine per ripartire, per via di un massiccio posizionamento di compratori. Le resistenze invece identificano livelli di prezzo in cui, per via di una grossa concentrazione di venditori tendono ad invertire una tendenza al rialzo dei mercati.

L’analisi tecnica viene  utilizzata molto dai trader, che sono investitori che effettuano operazioni di breve periodo. Si tratta generalmente di una grande mole di operazioni, sia long (al rialzo) che short (al ribasso).

Le posizioni generalmente sono caratterizzate da predeterminati livelli di Stop loss e Take Profit. I primi identificano la massima perdita possibile che il trader è disposto a sopportare e al cui raggiungimento vedrà la vendita del titolo in oggetto. Il take profit è il livello di guadagno stimato dall’investitore che una volta raggiunto, venderà il titolo.

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