Fiat Industrial a Wall Street in estate

Macchinari Fiat IndustrialTrimestrale molto positiva per Fiat Industrial con ricavi in aumento del 6,2% a 25,8 miliardi di euro e utile della gestione ordinaria a 2,08 miliardi in crescita del 23% rispetto allo scorso anno.

I buoni riscontri non entusiasmano più di tanto il mercato con il titolo che al Ftse Mib sale dell’1,63% a 9,65 con un indice in leggero calo. Nelle prime ora un report di Mediobanca ha promosso il titolo portando il target price a 11 euro rispetto ai 9,8 precedenti confermando ad outperform la raccomandazione.

Il Broker sottolinea che il management ha indicato una guidance prudente per il prossimo anno (crescita tra lo 0 ed il 5%).

L’Ad Sergio Marchionne ha confermato di voler procedere con la fusione tra Industrial e New Hollande, il comparto che si occupa della produzione di macchine agricole. Mancano alcune approvazioni assembleari dopo di ché di procederà con la quotazione su Wall Street, con un nome che sarà differente rispetto a quello attuale e a quanto pare non avrà il riferimento a FIAT.

In contrazione anche il debito, con l’indebitamento netto che è calato a 1,6 miliardi di euro rispetto ai 2,2 miliardi registrati nell’ultimo trimestre. L’azienda fa notare che è stato centrato l’obiettivo, stimato tra 1,2 e 1,5 sforato soltanto per l’extra dividendo concesso agli azionisti di minoranza di Chn nel mese di dicembre.

Sergio Marchionne Fiat IndustrialTornando ai conti, brillante è stata soprattutto Chn, la controllata americana che ha registrato ricavi per 16 miliardi in crescita del 15,5%. Non è andata altrettanto bene invece a  Iveco, che ha registrato ricavi in calo del 6,7% a 8,9 miliardi di euro, con contributo negativo dall’Europa e dall’America Latina.

Nella conference call in molti hanno chiesto al manager italo canadese se fosse il caso di vendere Iveco, ma la risposta è stata assolutamente negativa sottolineando il tempo ed il lavoro portato avanti per svilupparla in questi anni smentendo voci su un possibile ridimensionamento produttivo negli stabilimenti dell’azienda.

Buone notizie per quanto riguarda i dividendi, che sarà di 0,225 euro per azione pari ad un controvalore di 275 milioni di euro. Un dividend yield del 2,35% circa al prezzo odierno del titolo. Un buon pay-out rispetto ai 0,185 euro distribuiti lo scorso anno.

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