Btp a 15 anni: collocamento segnala con forte ritorno di investitori

Investimenti Btp tesoroEnnesima prova di forza per i Btp italiani che ieri hanno superato senza problemi l’asta da 6 miliardi sui titoli a 15 anni.

Un’asta di durata cosi lunga fino a qualche mese fa avrebbe creato non pochi problemi al Tesoro italiano ed invece il successo di ieri dimostra la ritrovata fiducia degli investitori istituzionali verso il nostro Paese.

Il titolo con scadenza 1028 è stato cosi collocato al prezzo di 100,017 euro con un rendimento annuale del 4,75% lordo che verrà come di consueto distribuito in due rate semestrali di pari valore, nei mesi di gennaio e luglio.

L’emissione di ieri è soltanto la prima tranche di un’offerta di complessivi 11 miliardi di euro. Il collocamento era stato affidato dal tesoro a .Banca Imi, Barclays, Credit Agricole, Goldman Sachs e Jp Morgan.

La borsa di Milano con un rialzo di circa mezzo punto percentuale è stata ieri l’unica positiva in Europa. Forti vendite sul Dax di Francoforte dopo la delusione post presentazione da parte del governo dei dati relativi al Pil nel 2012 risultato in crescita dello 0,7%. Si tratta di una crescita imparagonabile a quella del 2011, in cui il rialzo è stato di circa il 3% e dell’anno precedente dove il prodotto interno era cresciuto del 4,2%.

Piazza AffariI conti tedeschi potevano tuttavia esser ancor peggiori se l’export non aveva dato risultati eccelsi, con un incremento del 4,1% rispetto al 2011. In crescita anche le importazioni 2,3%

Tornando ai mercati, chiusura fortemente negativa per Tokyo dopo i rialzi degli ultimi giorni. L’indice nipponico nella notte ha registrato  un rosso del 2,56% con un pessimismo diffuso sui principali indici asiatici.

L’indice Ftse Mib di Milano ha aperto invece in lieve ribasso, con una flessione dello 0,15% a 17.445 punti.

Anche gli altri indici pochi mossi in una giornata il cui driver principale è rappresentato dall’appuntamento serale (ore 20 italiane) con il Beige Book della Fed, dal quale si cercherà di carpire la direzione della politica monetaria della banca centrale da qui ai prossimi mesi, dopo le divisioni interne nell’ultimo appuntamento.

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