Borse in forte rialzo dopo una settimana molto negativa

Borsa valori Wall StreetForte entusiasmo sui listini borsistici mondiali dopo che dagli Stati Uniti emergono notizie positive su un possibile accordo tra democratici e repubblicani sul tema Fiscal Cliff.  Ma le buone notizie sono arrivate anche dal vertice Eurogruppo, dal quale potrebbe arrivare la fumata bianca per il via libera agli aiuti alla Grecia, la cui promessa tranche di aiuti viene puntualmente rimandata da giugno.

La borsa di Milano sale del 3,05% con acquisti diffusi su tutto il listino. Bene anche il Dax 30 ed il Cac 40 che salgono rispettivamente del 2,49% e del 2,93%.

Un inizio di settimana con il piglio giusto dopo un’ottava di forti vendite per gli indici azionari internazionali sulla scia delle trattative tra democratici e repubblicani sul tema Fiscal Cliff. Tra gli indici più penalizzati e non è una novità, il Ftse Mib di Milano che chiude l’ultima seduta dell’ottava con una flessione del 2,02% sotto la soglia dei 15 mila punti, a 14.885.

Il burrone fiscale in cui scivolerebbero gli Stati Uniti se non verrà raggiunta un’intesa è quantificato in 600 miliardi, 4 punti di Pil che spingerebbe il Paese in recessione.

Male anche le chiusure degli altri indici europei con il Cac 40 di Parigi in flessione dell’1,21% e del Dax di Francoforte e Ftse di Londra rispettivamente dell’1,27 e 1,32%. In controtendenza invece Wall Street, con il Dow Jones ed il Nasdaq in rialzo rispettivamente dello 0,34 e dello 0,51%, mentre lo Standard and Poor’s 500 è salito dello 0,38% dopo le dichiarazioni di alcuni leader politici dopo il via libera alle trattative tra democratici repubblicani.

Nonostante il pessimismo sui mercati azionari il differenziale di rendimento tra debito dei Paesi periferici e quello dei principali benchmark di mercato non è variato di molto. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund decennale ha chiuso la settimana a 356 punti base con il rendimento del titolo decennale che si è attestato al 4,87%.

Il differenziale tra Bonos e Bund si è invece attestato a 457 punti base con il rendimento decennale che invece è salito al 5,88%.

Settimana difficile anche per il petrolio, il cui prezzo soffre l’incertezza che vira sull’economia mondiale con la chiusura di ieri a 87,05 dollari al barile.

Borsa milano piazza affariTornando alla borsa di Milano, il titolo Telecom Italia ha registrato una pesante flessione con una discesa del 4,68% a 0,682 euro dopo le indiscrezioni di stampa sullo scorporo della rete, con la performance a un anno del titolo che si attesta in negativo al 20,88%.

Nell’ultima settimana ha sottoperformato il mercato anche il settore bancario con Bpm in flessione di oltre il 5%, i big del credito Unicredit e Intesa Sanpaolo in discesa rispettivamente del 3,3 e del 3,2%.   In controtendenza Tenaris che è salito dello 0,63%

Tra le mid cap in evidenzia due società in particolare, Maire Tecnimont e De Longhi che hanno registrato dei veri e propri tracolli in borsa. Per Maire flessione del 22% dopo che il management ha annunciato un aumento di capitale senza offrire al mercato ulteriori indicazioni mentre per De Longhi, la discesa è stata del 12,1% dopo la cessione dell’8% del capitale a 9,5 euro.

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