Borse, nel 2014 spinta dalle IPO. Pronta ad approdare Anima

IPO 2014 mercati azionariUno dei driver del mercato azionario nel 2014 potrebbero essere le IPO. Sono numerose infatti le aziende che stanno valutando l’opportunità di approdare a Piazza Affari dopo anni di asciutta, dovuta a mercati instabili ed orientati perennemente al ribasso.

Dopo il buon 2013 e le ultime buone notizie su Piazza Affari si sono riaperti numerosi dossier e ormai sono decine le società pronte alla quotazione. Il fenomeno non riguarderà soltanto l’Italia. Ernest e Young in un recente lavoro ha sottolineato che in tutto sono in fermento numerose operazioni in tal senso. Nei primi 3 mesi dell’anno le operazioni completate sono già state ben 239 (di cui 103 provengono dall’Asia) per un totale di circa 44 miliardi di euro.

Numeri di tutto rispetto, che rendono l’idea se confrontati con lo scorso anno. Il differenziale è positivo del 47% con un capitale complessivo in crescita di oltre l’ottanta per cento. Tra i settori, quelli più,  in fermento si sono rivelati il sanitario ed il tecnologico.

In ordine cronologico la prossima società a quotarsi sarà Anima, la prima Sgr italiana con quasi 50 miliardi di euro di asset gestiti. L’offerta della società di asset management con socio di maggioranza il fondo di private equity Clessidra, inizierà il 31 marzo e terminerà il 10 aprile.

La capitalizzazione della società oscillerà tra 1,049 e 1,39 miliardi di euro, che dipenderà dal prezzo della IPO che oscillerà tra 3,5 e 4,5 euro per azione.  Il flottante sarà piuttosto elevato, superiore al 50% del capitale della società.

La società è partecipata da numerose realtà bancarie. Il socio di maggioranza è Clessidra Capital Partners, che detiene il 37% del capitale della società. Il secondo socio di riferimento è Banca Popolare di Milano con il 35,5%, a cui segue Banca Mps con il 22,7%. Partecipazione residuale per Creval con il 2,8%, Finnat e Banca Etruria con poco più del 2%.

A curare la quotazione in borsa, deliberata dalla società qualche giorno fa (27 marzo) saranno Banca Imi, Goldman Sachs, Unicredit e Ubs.

Nei prossimi giorni, quando verranno comunicate le condizioni definitive dell’operazione pubblicheremo per i nostri lettori un secondo articolo con le nostre considerazioni in merito alla congruità o meno del prezzo stabilito.

Puoi lasciare un commento, o trackback dal tuo sito.

Lascia un Commento