Fiat crolla in borsa. Morgan Stanley ipotizza rafforzamento capitale

Andamento Piazza AffariGiornata di forti vendite quella di ieri sui mercati finanziari, dove si respira tensione per via di un innalzamento dei tassi negli Stati Uniti e per la scarsa efficacia della politica monetaria giapponese.

Piazza Affari ha chiuso la seduta con una flessione del 2,63% a 16.525 punti indossando la maglia nera in Europa. Tra i titoli più bersagliati certamente quelli del Lingotto con l’azione ordinaria Fiat che ha lasciato sul terreno il 6,5%.

In flessione anche il titolo ordinario della holding della famiglia Agnelli EXOR che ha perso il 3,7%. Le azioni di risparmio e privilegiate hanno perso rispettivamente l’1,5 ed il 2,5% mentre in controtendenze le Fiat Industrial, che chiudono la disastrosa seduta con un rialzo dello 0,17%.

Mercoledì gli analisti di Mediobanca hanno portato il target price a 10,4 euro, confermando il rating a outperform sottolineando la propria positività all’operazione di fusione per incorporazione di CHN in FIAT INDUSTRIAL, con la nascita della società di diritto olandese FI CBM Holding.

Fiat IndustrialChe c’è dietro al crollo del titolo? Innanzitutto fisiologiche prese di beneficio, considerando che nelle ultime due settimane il titolo ha messo in atto un robusto rialzo, spinto sia dalle notizie sulla quotazione a Wall Street di Fiat Industrial che sull’ottimismo di un accordo con Veba per l’acquisto della quota residua in Chrysler.

La discesa del titolo ci sta tutta, ma ad acuire le vendite incide sensibilmente anche un report pubblicato da Morgan Stanley, secondo il quale l’azienda potrebbe annunciare un aumento di capitale. In particolare la casa di investimento sostiene che il completamento dell’acquisto di Chrysler e le risorse necessarie al rilancio di Alfa Romeo, richiedono un esborso di risorse di ulteriori 2-4 miliardi di euro.

Il reperimento delle risorse secondo MS potrebbe non arrivare necessariamente da un aumento di capitale ma anche dalla cessione di asset non core, cosi come dall’emissione di un bond convertibile in azioni.

Nonostante l’alert il broker americano ha innalzato il rating ad underweight, con target price a 5,0 euro, rispetto ai precedenti 3,2 euro.

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