Crisi, l’appello di Alessandro Profumo (Mps) su fondo garanzia del debito europeo

Elezioni GreciaLa crisi che riguarda l’Eurozona continua a seminare il panico sui mercati finanziari, con i principali leader europei che attendono con ansia l’esito delle elezioni in Grecia. E’ chiaro a tutti che il prossimo 17 giugno non è una data come le altre, e quello che uscirà fuori condizionerà non poco il futuro del vecchio continente.

Per la prima volta dalla sua creazione, un Paese rischia di esser brutalmente cacciato via dalla moneta unica dopo un’elevata quantità di tentativi di riconciliazione. In questi tre anni i governi non hanno mantenuto le promesse fatte a Fmi e Bce ed ora il Paese si trova peggio di prima con una rivolta popolare in atto.

In particolare, in soli pochi mesi di esecutivo, il governo Papademos era riuscito a far approvare due provvedimenti fondamentali che potevano riportare alla luce il Paese. Da un lato il piano di rinegoziazione del debito, che ha consentito alla Grecia di dimezzare il proprio debito verso gli investitori esteri, dall’altro un piano di austerità per rientrare dal deficit. Dalle elezioni dello scorso 6 giugno tuttavia, cresce la volontà popolare di appoggiare con forza l’idea dell’estrema sinistra che pur non volendo uscire dalla moneta unica chiede una forte rinegoziazione del Troika, partendo da un punto fondamentale quello di rivedere il processo di privatizzazioni approvato.

Un altro Paese fortemente colpito dalla crisi è l’Irlanda. In giornata c’è un appuntamento fondamentale nel cammino di rilancio del Paese, già in fase di ripresa dopo le manovre messe in atto per risanare i conti: si tratta del referendum sul Fiscal Compact.

La partecipazione non è stata di quelle memorabili, con un’adesione del 61,5%. Non si tratta di un voto decisivo, ma è molto atteso per comprendere la direzione che vuol prendere il Paese, se verso la riconferma nell’euro o se anche qui ci saranno malumori dopo i grandi sacrifici imposti dalla Bce. Nel 2010 il Paese ha negoziato con le autorità internazionali un prestito da 67,5 miliardi offrendo promesse in cambio in termini di manovre di bilancio.

Il dibattito europeo intanto è sempre più accesso. Sono in molti a chiedere un’immediata azione per ripristinare la situazione scongiurando effetti speculativi che potrebbero rivelarsi a dir poco distruttivi per l’intero sistema economico.

Alessandro ProfumoIl presidente di Banca Monte Paschi di Siena Alessandro Profumo ha dichiarato che è fondamentale costituire un fondo europeo di garanzia dei debiti sovrani come risposta alla speculazione che altrimenti potrebbe prendere il sopravvento sui mercati finanziari.

Intanto lo spread (differenziale di rendimento) tra Btp e Bund tedesco si è portato sui 500 punti base segnando livelli che fanno ricordare le tensioni vissute lo scorso anno. Tensione che fu risolta con un’immissione di liquidità, da parte del presidente della Bce Mario Draghi, di 1000 miliardi di euro finita nelle casse delle banche, che si impegnarono ad acquistare titoli di Stato facendo ridurre spread e rendimenti.

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