Partenza in leggero rialzo per le borse europee, che tentano il recupero dopo le ingenti perdite registrate negli ultimi giorni. Milano sale di oltre mezzo punto percentuale spinta dalle notizie positive che riguardano alcuni titoli contenuti nel paniere.
Prosegue il rialzo di Fiat Industrial sempre sulla scia dell’intenzione di Sergio Marchionne di fondere la società con Cnh per poi quotarla su Wall Street. Il titolo sale di circa un punto e mezzo percentuale in attesa di ulteriori conferme che dovrebbero arrivare dai rispettivi organi societari.
Bene anche Snam Rete Gas che sale del 2,5% dopo che ieri è stata definita la modalità di scorporo della partecipazione detenuta da Eni, che venderà a Cdp il 30% delle azioni per un controvalore di 3,47 euro. Sale anche la controllante che registra una progressione di oltre un punto percentuale.
Bene anche le altre borse europee, dopo le parole espresse da Mario Draghi sulla situazione economica del vecchio continente. Il numero uno della Bce ha sottolineato l’importanza cruciale di fare in modo che i rischi che riguardano il continente non vadano a contagiare economie più stabili. In questa direzione, considerando la volatilità e incertezza dei mercati è fondamentale “limitare i rischi di contagio” e a tal fine è fondamentale il ruolo che sarà giocato dalle autorità di vigilanza del sistema bancario.
Draghi parla poi di necessità di ricapitalizzare nuovamente le banche con maggiori difficoltà, chiedendo sostegno alle autorità nazionali.
L’ex numero uno di Palazzo Koch ha presentato il suo primo rapporto annuale da presidente della banca centrale, in un Europa contraddistinta da elevata incertezza in cui per la prima volta un Paese rischia seriamente di essere estromesso.
Per superare la crisi sarà fondamentale affrontare “sfide importanti” come la ripresa del mercato del lavoro, la riduzione dei deficit con risanamento dei bilanci pubblici e l’azione a sostegno della crescita economica.
Mario Draghi ha comunque sottolineato che per quanto sono tornate forti speculazioni sui mercati finanziari, la situazione non va paragonata a quanto avvenne nel novembre scorso, in cui lo spread tra i Paesi periferici e l’economia tedesca assunse dimensioni molto più elevate di quelle attuali.
Nonostante ciò bisogna intervenire tempestivamente per scongiurare l’aggravarsi della situazione.