Mps crolla dell’11% a Piazza Affari dopo perdita da 4,7 miliardi

Giornata di forti tensioni a Piazza Affari, con l’indice principale milanese, il Ftse Mib, che segna un ribasso del 3,3%. Tra i titoli più bersagliati dalle vendite Banca Mps, con una performance negativa dell’11% a 0,3214 euro.

Monte dei Paschi di SienaLa banca di piazza Salimbeni, ha pagato conti al di sotto delle attese degli analisti, evidenziando una perdita per 4,69 miliardi di euro, rispetto ai 985,5 milioni di euro di utili conseguiti nel corrispondente periodo dello scorso anno.

La patrimonializzazione della  banca ha raggiunto livelli buoni, con il Tier 1 all’11,1%, ed il Core Tier 1 al 10,3%. In realtà su questi valori ha contribuito in maniera importante l’apporto dei Tremonti Bond, senza i quali il coefficiente patrimoniale caro a Basilea sarebbe stato dell’8,5%.

La banca quest’anno non pagherà dividendi, allineandosi a quanto deciso nell’anno da parte di molteplici istituti di credito.

Non è bastato ai mercati la dichiarazione dei vertici del gruppo, su un 2012 al momento migliore rispetto all’anno appena concluso. Ma le vendita non hanno colpito sono la banca senese ma tutto il settore finanziario, tanto che Popolare di Milano ha chiuso con una perdita in doppia cifra (-10,4%).

Pesanti vendite anche su Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno perso in borsa oltre il 5%. Ubi Banca ha lasciato sul terreno il 6,55% nonostante Ubs abbia deciso di innalzare il target price a 3,34

vertice EurogruppoUno dei punti caldi in agenda è costituito dall’Eurozona e dall’accordo sul fondo salva Stati che presto dovrà esser alimentato da parte dei Paesi aderenti. Manca ancora l’accordo, mentre già si è discusso sui Paesi che potrebbero ricorrere ad aiuti.

La Spagna, in particolare nell’ultimo periodo, è finita sotto osservazione da parte degli analisti dopo le speculazioni che hanno spinto lo spread (rispetto ai titoli decennali tedeschi) su livelli insostenibili nel lungo periodo.

Potrebbe essere la Spagna dopo Irlanda, Portogallo e Grecia a chiedere aiuti al fondo Salva Stati? E’ necessario prendere decisioni in maniera tempestiva, per scongiurare la possibilità di trovarsi a fronteggiare una situazione di improvvisa crisi per uno dei Paesi a rischio.

Decisivo in tal senso il vertice di Copenhagen in programma tra il 30 ed il 31 marzo.

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